Ho in programma questa marmellata da un bel po'. Ogni volta andavo al mercato, compravo le feijoa ma non resistevo e le mangiavo al naturale...
Prima della ricetta pero' vi racconto una cosa.
In questi due anni in Nuova Zelanda ho fatto la traduttrice in campo cinematografico e serie tv, poi sono passata agli Anime... insomma, una storia lunga.
Un giorno in cui mi sentivo un po' sola e fuori pioveva ho scoperto un
blog di recensioni cinematografiche di cui mi sono innamorata all'istante. Non potete capire la compagnia che mi ha fatto per settimane questo blog... me lo leggevo nella mia pausa, ridendo da sola nell'enorme casa in cui abitavo l'anno scorso, dicendomi: cavoli, che brave queste ragazze, come scrivono bene! Mi sembrava di conoscerle.
E' cosi' per me nella vita... se qualcuno mi piace lo capisco subito, e comincio lo stalking...
Comunque... ci siamo scritte qualche messaggio, e il mio stalking e' continuato per un bel po', scoprendo una passione comune per la fotografia (e non solo) nel suo
blog personale, e tra varie cose siamo finite a parlare di feijoa!
Ilaria mi raccontava che questi frutti crescono anche in Italia, e vista l'abbondanza del raccolto, faceva insieme alla nonna la marmellata, consigliandomi di provarci perche' viene buonissima.
Ebbene Iaria, finalmente dopo aver superato l'istinto di gettarmi sul sacchetto l'ho preparata. Eureka!
E ti dico (e vi dico).... e' strepitosa! Io ho una passione per le marmellate, sul precedente blog ne ho pubblicate molte, ma questa rientra nelle mie preferite. Vi lascio la mia versione anche perche' di solito non chiedo ricette familiari, quindi Ilaria mi rimetto al tuo giudizio o quello della nonna ;>
Per un piccolo vasetto da 300g
300g di polpa di feijoa
*mi raccomando di tagliare bene via la parte intorno alla buccia perche' e' asprissima
un pezzetto di radice di zenzero fresco *mia aggiunta
150g di zucchero bianco
fruttapec per addensarla un po', ma e' facoltativo
Dunque... io l'ho fatta con la macchina del pane che mi ha regalato mio marito a Natale, e' comodissima da usare, perche' il cestello resiste ad altissime temperature, ma in Italia non l'avevo e cuocevo con il metodo tradizionale, ovvero: lasciar macerare la frutta con lo zenzero e lo zucchero 1 ora. Se la frutta e' dura, tipo le pesche noci, passarla al minipimer, ma con la frutta morbida non e' necessario. Poi, in una pentola con fondo alto 1cm portare il composto a bollore, versare il fruttapec e cuocere 5 minuti a fuoco alto. Trasferire in un vasetto sterilizzato.
quindi grazie ancora cara Ilaria, sappi che ti ho pensata molto ieri, ti fischiavano le orecchie per caso :) ? Ti mando un grande abbraccio.