Pagine

lunedì 27 giugno 2016

Appuntamento all'alba


Auguro a me stessa di poter gioire ogni giorno di una nuova alba.
Un nuovo giorno si apre e mi regala un'ennesima possibilita' per amare, capire, perdonare, camminare.
La vita che conduco in questo momento mi porta a conoscere tantissime persone in modo sfuggevole. Tante vite che si incrociano con la mia, e viceversa.
Per fortuna c'e' il mare di cui parlare, o i cani nella loro infinita bonta' che vengono a salutarti.
Cani che se ne andranno presto, o che sono appena arrivati, salvati.
Per fortuna non devo piu' dire se faro' o meno le vacanze, se la mia casa e' in affitto, dove ho comperato i miei vestiti, se sono un PhD o una poveraccia.
Con una giacca impermeabile e un paio di scarpe buone ci si ritrova all'alba, tutti uguali, a camminare , con le nostre vite in tasca.

mercoledì 22 giugno 2016

Intervista a Roberto sul lavoro in Nuova Zelanda

Volevo da tanto scrivere un articolo intervistando mio marito a proposito del lavoro qui in Nuova Zelanda, anzi, ad Auckland che e' un po' diverso.
Buona Lettura

1. Presentati.
Mi chiamo Roberto. Di me avrei molto e molto poco da dire.
Sono, inaspettatamente, quasi soddisfatto della mia vita.
Ho una splendida moglie e una figlia meravigliosa, un buon cane e un lavoro soddisfacente.
Ci sono alcuni altri dettagli da sistemare, ma il quadro e' quasi completo :)

2. Che lavoro facevi in Italia e che lavoro fai qui.
Sono uno sviluppatore software, lo ero in Italia e lo sono qui. Lavoro principalmente in java. Ho cambiato venti volte posto di lavoro nella mia carriera. Presumibilmente questo e' l'ultimo, ma chi vivra' vedra'. L'azienda per la quale attualmente lavoro si chiama Orion Health e siamo uno dei piu' grandi produttori di software per l'healthcare del mondo.
Ci sono molte differenze culturali sul come viene concepito il lavoro da queste parti, rispetto a come ero abituato in Italia. Diciamo che il paragone non premia la cultura italiana :)

3. E' stato difficile trovare lavoro a Auckland?
Naaaah. Un buon sviluppatore ci mette davvero poco. Ci vuole coraggio, inglese, faccia tosta, basso profilo e tanta competenza.

4. Superare il colloquio in un'azienda dell'Auckland CBD e' complesso?
Si. Bisogna dimostrare di essere bravi, soprattutto se ci si presenta come "quello bravo". Ti chiedono davvero di tutto e devi superare diverse prove. Pero' ripeto, io ero quello che si era presentato come uno ganzo.

5. Parlaci del clima che si respira in azienda
La cultura aziendale e' diversa per ogni azienda. Orion e' il mio secondo posto di lavoro in New Zealand. 
Dove sono ora il clima e' molto liberale. Viene riposta una grande fiducia nella tua capacita' di autogestirti. Non ti vengono mai richiesti straordinari. Ci sono continue "celebrations" per i piu' svariati motivi.
Tendenzialmente c'e' molto rispetto reciproco e i rapporti interni sono distesi e costruttivi.
Ci sono anche lati negativi, e per farsi prendere sul serio l'inglese lo devi conoscere davvero bene.
Anyways, ci si sente bene. Se fai bene il tuo lavoro gli apprezzamenti fioccano e si vive alla grande e con grandi margini di liberta'.

6. Consigli sull'atteggiamento che piace ai kiwi
I kiwi sono difficilmente catalogabili.
Sono spiritosi ma se la pigliano facilmente, per esempio.
Sono molto assertivi e per nulla diplomatici, nella maggior parte dei casi.
Possono apparire adorabili o detestabili dipendentemente dall'argomento che state trattando.
I kiwi sono, comunque, almeno a Auckland, tra le persone meno provinciali che potreste mai incontrare.
Sono abituati a trattare ed integrare le piu' diverse razze e religioni. 
Talvolta sono un po' ottusi, tipo quando non immaginano che puo' esserci un limite a quanto le case possono apprezzarsi nel tempo.

7. Parlaci dei tuoi colleghi neozelandesi
Lol, ne ho avuti di tutti i tipi. 
In questo momento il mio team e' composto da due brasiliani, un pakistano, due indiane, due kiwi, un sudafricano, un indiano musulmano e una malesiana.

8. Orari di lavoro, ferie... sei soddisfatto?
Gli orari di lavoro sono in genere 8 ore + 30 minuti di pranzo. C'e' molta elasticita'. In questa azienda, almeno per la mia line of business, non ci sono problemi se saltuariamente hai bisogno di lavorare da casa. Hai a disposizione 5 giorni di malattia (ma altre compagnie te ne danno di piu') e i giorni di ferie sono 22 all'anno (mi sembra)

9. Com'e' la pausa pranzo in Nuova Zelanda?
Corta, sono 30 minuti. Tuttavia, ad essere sincero, non ho mai visto nessuno farti il pelo se te la prendi comoda. Comunque quasi tutti hanno una "schiscetta". E' molto difficile che si vada fuori a mangiare, a meno che non sia per qualche forma di svago.

10. "Team Celebration". Di cosa si tratta?
Alla fine di ogni progetto e ad ogni release abbiamo diritto ad un budget per ogni membro del team per organizzare una specie di uscita di gruppo. Accade quasi ogni due mesi. 
Mi sono trovato a fare disco golf nella foresta, un giro da spookers (una specie di parco divertimenti dedicato all'horror), in un locale mangia finche' scoppi, in una birreria, in una "prigione" dove lo scopo era trovare l'uscita prima dell'altro team.
E' un modo di metterci nelle condizione di fare team building. Nel nostro lavoro la fiducia reciproca e' abbastanza importante e quindi, per oliare la capacita' di lavorare insieme, l'azienda ci tiene a far si che ci divertiamo in team di tanto in tanto.

11. E i friday drinking :) ?
Questa e' la parte migliore.
In Orion ogni venerdi' l'azienda fornisce bevande e chips e dalle 4:30 in poi ognuno e' libero di aggiungersi alla festa. Lo scopo in realta' e' quello di appianare eventuali stress e dissapori accumulati durante la settimana, riconciliare gli animi e augurare a tutti un buon week-end.
Devo ammettere che ci sta proprio bene :)

19 LUGLIO 2012
Primi 7 giorni in Nuova Zelanda da solo

venerdì 10 giugno 2016

Trilogia di messaggi d'amore

Mio marito e' molto romantico a modo suo... mi manda su whatsapp stupendi messaggi d'amore che potete ammirare nelle foto sotto: pesci morti, esserini improbabili, squaletti andati a male e chi piu' ne ha piu' ne metta. Il bello e' che non scrive niente, spedisce solo la foto, mi arrivano questi mostri e poi di sera mi dice: Visto che spettacolo quello che ti ho mandato oggi? 
Ieri gli ho risposto: Tesoro anche un Damiani non mi farebbe schifo!
E lui: Cos'e'?
Vabe' dai, me lo tengo lo stesso con i suoi amici cadaverini :) 
A presto con altre trilogie!

giovedì 9 giugno 2016

#Indietro nel Tempo - Primo giorno di scuola

Viviana e' al College ormai, e solo adesso riesco a scrivere del suo anno di elementari. Quando passa il tempo riesco a essere piu' obbiettiva e guardare le cose da lontano. Filtrate dall'esperienza riesco a non giudicarle. Cosi' oggi mi va di ricordare quel primo anno senza un ordine preciso.
Buona lettura :)

Primo giorno di scuola, 4 febbraio 2012. 
Giornata scolastica neozelandese primary school: dalle 8:50 alle 15:00. Non c'e' mensa ci dicono, dovete darle una lunch box. Ho preparato carotine fresche, polpette, e panino al latte con la nutella, la sua merenda preferita. Non ci hanno detto molto, solo di andare nell'auditorium alle 8:45. Sapevamo che avrebbe frequentato l'ultimo anno, year 6. Le faccio questa foto in uniforme per ricordarmi il suo visino.
Andiamo a piedi per far vedere la strada a Viviana.  Voglio fare una foto nel punto piu' normale e ordinario. Amo le foto carine, pensate prima, messe a posto, ma quelle normali mi piacciono di piu'. Voglio ricordare tutto "normalmente", senza fiocchetti.
La scuola non e' chiusa. E' una struttura molto ampia, circondata da prati, campi da gioco, e capannoni kiwi style al posto delle aule. E' cosi' strano... tutto aperto... ma i bambini? Dove sono i cancelli?
Non ci sono cancelli.

Le biciclette fuori dalla classe. In molti tornano gia' da soli a casa. Tutto e' pulito, basic ma pulito. Non c'e' odore di matite colorate, di zainetti... solo di piante, di fiori. Neanche i bambini sembrano avere odore, e' tutto ventoso, aperto.
Arriviamo a scuola, tutti tranquillissimi, nessuno che urla, che da' di matto, tutti composti. 
Ci accolgono subito, e Vivi si siede con gli altri per terra. Ecco, altra cosa bella, spesso i bambini si radunano per terra vicino all'insegnante.
Lascio Vivi senza troppa preoccupazione. Ciao amore! Vengo qui davanti all'aula alle 3.
[L'ingresso delle aule e la scuola e' in regola con l'abilitazione ai disabili. Piano piano comincio a capire quante cose funzionano.]
E così eccomi alle 3, sotto questo albero. Qui ci passero' tantissimi momenti, conoscero' Kate, la mia amica neozelandese che ha lavorato 17 anni a Parigi. Anche la mia cara Kathryn, che poi diventera' un'insegnante delle medie. "Mamma, sai che le maestre se sbagli non alzano la voce?" Che brutto sentire queste cose amore. ma tranquilla, basta scuola italiana per questa vita.


Nel bilancio Italia Nuova Zelanda purtroppo vince l'ultima. I bambini vengono messi in tavoli raggruppati secondo il livello di apprendimento come in UK credo?). Non ho mai sentito alzare la voce, ma magari sono stata fortunata. Vige l'idea di premiare chi fa bene, non di insistere su chi va male. Non esiste il terrore dell'andare alla lavagna, dell'interrogare, tutto scorre tranquillo tramite test, compiti e speech, per loro molto importante,  ovvero un discorso su un argomento specifico o scelto. Puo' essere preparato o improvvisato. tengono molto all'integrazione tra classi, tra allievi e insegnanti usando momenti di divertimento comunitario tipo disco, tombolette, pic nic... La scuola rimane aperta e non ci sono graffiti ne' vandali ne' niente. Non vi preoccupate per lo studio, aumentera' gradualmente fino al College.

Lati negativi della scuola neozelandese: e' molto piu' difficile fare amicizie, anche per noi mamme. Bisogna impegnarsi e avere pazienza, hanno altri tempi. Poi pero' se conquisti la loro fiducia non vedono l'ora di dare il bacio all'italiana sulle guance, o di parlare solo con te ;) devi star loro simpatica altrimenti riescono a salutarti educatamente glissandoti per tutto l'anno scolastico. Ho avuto amiche kiwi, indiane, delle isole fiji. Ci sono molti studenti coreani e cinesi dove abito io, piu' del 60%. Maori, Samoa e Tonga invece dalle mie parti se ne vedono pochissimi. Gli europei sono in genere molto benvoluti qui. Italiani non ne ho mai incontrati nelle scuole, mi hanno sempre detto che Viviana e' stata l'unica per ora. Per me questo e' un lato positivo pero' :)
Forse potrebbero studiare di piu', la preistoria magari.
Altre cose negative non mi vengono in mente. Le divise brutte forse? Quelle nel sud sono piu' carine! Vabe' direi che ho straparlato abbastanza.

Un po' di ricordi in foto!
Quando la vita ti regala maestre così che cosa altro chiedere... 
una delle persone piu' belle che abbia mai conosciuto!
Il mio battesimo come parent helper alla gita al museo d'arte di Auckland City! 
 Questa foto l'ho scattata nella prima casa, non so perche' ma ci sono affezionata. 
E' semplice, sa di pomeriggio :) Eravamo appena arrivati in Nz e la casa piano piano prendeva l'aspetto di "casa" dopo tanti mesi...
Il graduation party di fine elementari!
Tale padre tale figlia
Spero di avervi dato una vaga idea sul concetto diverso di scuola elementare in Nz. Fatemi sapere se avete bisogno di informazioni sulle scuole nelle mie zone :)

lunedì 6 giugno 2016

La prima brum brum se ne va

La corollina bianca sabato se ne'e' andata via. Ha percorso 481.700 chilometri tra l'ex proprietario e noi. Non ci ha tradito mai in questi anni anzi, ci ha portato davvero ovunque, poverina. Ce l'avevano pure presa dentro due settimane fa, una ragazza giovane, appena patentata e non ce la siamo sentiti di chiederle soldi per ripararla visto che ormai era giunta alla fine e non la usavamo quasi mai.
Abbiamo chiamato il National Car Removal alle 10:20 e 20 minuti dopo sono arrivati a prendersela. Gratis. Eravamo tutti un po' emozionati perche' e' stata la nostra salvezza in tanti momenti.
Il primo giorno ha portato Roberto a Coromandel insegnandogli la guida a sinistra [proprio quel giorno una ragazza immensa con uno zaino enorme, nel mezzo del nulla gli chiede un passaggio. Roberto, sentendosi responsabile non ha potuto lasciarla li' ma aprendo la portiera le ha detto con l'inglese del 2012: Look, I can ride you, but it's my first week of driving licence in Nz. Lei, gelata ha accettato, ma Roby mi raccontava che sembrava un po' ansiosa!]
Poi siamo andati a Karekare con l'odore di freni bruciati e la paura di non farcela su quelle salite e discese del terrore.
Siamo andati a prendere la nostra Luna dopo il ciclone a Pukekawa.
Ci ha portati ad Hobbitton.
Alla bellissima spiaggia di Omaha a trovare Jess, Kathryn e combricola.
Ha accompagnato la Vivi al ballo scolastico.
Grazie Corollina.
I questi ultimi 3 mesi abbiamo cercato tanto una macchina usata che ci piacesse, non credo ne abbiamo avute mai di nuove... volevamo una piccola cabrio in buone condizioni.
Ed eccola qui, per noi tre piu' Luna va benissimo, ha pochissimi difettucci qui e la', il costo giusto, occupa lo spazio giusto. Noi la adoriamo. Speriamo duri tanto :)