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giovedì 20 novembre 2014

#Indietro nel tempo - Camp scolastici

Il camp scolastico... i kiwi non si rendono conto di che cosa significa per una mamma italiana lasciar partire la propria bambina di 10 anni per 4 giorni senza poterla sentire! 
Poche settimane di scuola e mia figlia, che avevo sempre visto ogni giorno della mia vita per 10 anni se ne va via 4 giorni per l'outdoor education... compresa una notte fuori in tenda nella foresta.
Questo al sesto anno, e per non farmi mancare nulla anche al primo anno di Intermediate, in cui ho chiesto a mio marito di essere un parent helper e accompagnarla.
Anche come genitore devi adeguarti e comprendere che qui in Nuova Zelanda i rischi sono diversi da quelli a cui siamo abituati. Per me e' stato molto difficile, e credo anche per mia figlia. Forse in Italia non abbiamo piu' la possibilita' di crescere i figli con serenita'? Il percorso scuola-casa e' sempre piantonato da noi adulti, le scuole sono blindate e loro... quando potranno "cavarsela da soli"?
Non e' semplice per un bambino italiano trovarsi in una foresta senza genitori, a dormire in tenda mentre piove e stai attraversando la delicata fase della pre-adolescenza.
Ma alla fine ce l'ha fatta... e io... piu' o meno. E' stata dura. Quando e' scesa dal bus devo dire che ci ha abbracciato forte forte, la famiglia si riuniva e mi sembrava veramente felice :) la sensazione di abbracciare quel piccolo pulcino bollente che era "mio" non credo la dimentichero' mai.

Il secondo camp e' andato molto meglio emotivamente.
Roberto e' partito con lei per Motutapu Island, assistendo alle High Ropes.
Io ho fatto quello che ho potuto, organizzando le valigie, andandoli a prendere... quei giorni non passavano piu', ma l'esperienza e' stata grandiosa.
Sono partiti di mattina alle 7 con il Sea Link, vicino a casa nostra. Come al solito voto 10 per la calma e la capacita' di organizzarsi dei kiwi. Nessuno che urla, un ordine incredibile, i ragazzi molto maturi, pazienti... io rimango sempre stupefatta di come l'Educazione Scolastica Neozelandese e' capace di gestire questi ragazzi... li ammiro e li invidio.
Poter crescere senza umiliazioni, urla, insegnanti verbalmente aggressivi e bulli.
Questa e' una benedizione del cielo.
Non smettero mai di dire che la scuola neozelandese credo sia una delle migliori al mondo.


Qualche sporadico ricordo... risparmiandovi sempre le 297282727 foto che ho!
Le metto per condivere con chi mi segue piccoli momenti quotidiani... spero vi faccia piacere viverle con me.


Un'esperienza che consiglio a tutti i ragazzi :)

5 commenti:

  1. Una vacanza tipo i nostri boy scout!! Che bel sorriso ha tua figlia, ê proprio felice!
    Hai ragione..perché noi mamme italiane siamo cosi apprensive? Il mio Alessandro non ha ancora fatto un'esperienza simile, ma io sarei troppo agitata, per il fatto che essendo molto vivace ed imprevedibile avrei paura si cacciasse in qualche pericolo!
    La scuola italiana, per la mia esperienza, mi delude sempre di più...forse dovrei farne un post...ciao Ti abbraccio

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    1. Debora! Che piacere trovarti... non importa se il tuo Ale non ha fatto questa cosa in particolare, potra' fare le mitiche gite italiane verso maggio, che hanno un'atmosfera unica!
      Inoltre l'italia e' un posto non adatto ad un certo tipo di escursioni e ci vogliono accompagnatori preparati. qui e' d'obbligo il check annuale con la polizia, il corso di primo soccorso e safety... tutta un'altra storia.
      Anche i genitori che accompagnavano hanno fatto un mini corso prima di partire, dove gli insegnanti spiegavano che in realta' i momenti piu' pericolosi sono i tempi liberi xD
      Purtroppo io ho avuto esperienze scolastiche (personali e non) estremamente deludenti. Cerco sempre di dirmi che e' stata sfortuna, oppure che pretendo troppo, ma piu' vivo qui e piu' sono contenta di averlo fatto.
      Un abbraccio anche a te!

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  2. Ti invidio sai...io un paio di settimane fa non ho dormito la notte xchè avevamo deciso di far cambiare scuola a Carola, la grande..
    Professori che non sanno fare altroche lamentarsi, ma assolutamente incapaci di trasmettere autorevolezza, interesse e soprattutto senza il coraggio di applicare 'sanzioni' a chi non si comporta correttamente...
    Alla fine abbiamo deciso che era meglio non farle subire questo spostamento in seconda media...e speriamo bene che esca preparata per affrontare il passo successivo...
    Ale, che bello leggere i tuoi/vostri racconti.
    Mi manchi <3 un bacio!

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    1. Roby purtroppo (te lo dico per esperienza) cambiare scuola a volte non risolve nulla, a meno che si parli di accanimento personale. Quindi condivido la tua scelta... l'importante e' essere sempre vigili e presenti come lo siete stati voi.
      Sicuramente al liceo le cose miglioreranno... gli anni delle medie sono cosi' delicati :) mamma mia... quante cose cambiano in questo arco di tempo. Il mio dispiacere e' il modo in cui ci si rivolge a volte agli allievi, le inutili verifiche e interrogazioni, la repressione del talento personale. Meglio che non cominci a parlarne, perche' mi sale troppa amarezza nel cuore.
      Se e' servito per dare una nuova chance a mia figlia ben venga...

      Mi manchi anche tu :(
      Grazie di essere passata e di avermi lasciato le tue parole, sono molto importanti!!
      p.s.
      Blogger aveva il tuo commento, sono io che per sbaglio ho messo la moderazione ._.

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  3. Ale, ma hai ricevuto il mio commento??
    MMMHHH...mi sa che blogger mi fa scherzetti...
    Che bello leggere i tuoi racconti e la voglia di scappare via da qua e portare le bimbe a scuola laggiù è tanta...
    Un bacio <3

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